Ogni anno ci troviamo a riflettere sull’emergenza di genere ed ogni anno, purtroppo, tante sono le donne vittime di violenza e abusi da parte di persone che, invece, avrebbero dovute proteggerle (padri, partner o ex compagni).
Soprattutto in quest’ultimo periodo di crisi pandemica da Covid-19, gli episodi di violenza domestica e i casi di femminicidio sono aumentati; i Centri antiviolenza hanno visto incrementare di molto le richieste di aiuto da parte di donne, costrette ad una convivenza forzata.
Dal 1°gennaio al 20 novembre 2022 sono 104 le donne uccise, di cui 88 uccise in ambito familiare: numeri sempre in crescita, purtroppo, ma che ci impongono di essere sempre più preparati per fronteggiare questa emergenza, anche perché le donne che denunciano i maltrattamenti sono ancore poche (Il 63% delle donne uccise non aveva parlato con nessuno, solo il 15% di loro aveva denunciato).
Il problema è anche di natura culturale e sociale, una cultura di prevaricazione e dominio esercitata dagli uomini sulle donne.
Un importante risultato è stato raggiunto con la legge denominata sul Codice rosso, entrata in vigore nell'agosto del 2019, che ha introdotto una corsia prioritaria per la trattazione di reati contro le donne, prevedendo anche nuove fattispecie e circostanze aggravanti, quali la violazione misure di protezione per le vittime, la costrizione al matrimonio, il revenge porn e sfregi permanenti.
Il caso di Elisa Claps rappresenta un caso di femminicidio più angosciante degli ultimi trent’anni che turba ancora le coscienze della nostra Basilicata cd. felix, e che presenta ancora molti aspetti ancora irrisolti. Ed insieme ad Elisa voglio anche ricordare Angela, Marina, Anna Rosa, Grazia, Antonietta.
Un tema così complesso richiede un approccio serio e sinergico: un coinvolgimento di enti, istituzioni, forze dell’Ordine ed associazioni del territorio. Un impegno costante di tutti verso le vittime di violenze con la promozione di azioni volte a contrastare gli stereotipi e le discriminazioni di ogni tipo, favorire modelli di welfare inclusivo, quali strumenti utili per valutare e prevenire il rischio di recidiva e violenza.
Gianni Leggieri
Consigliere regionale del MoVimento Cinque Stelle
Vicepresidente della Commissione Regionale dei Lucani nel Mondo
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